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LA NATURA DELICATA DI ENRICO REYCEND

Catalogo-monografia della mostra di Enrico Reycend (1855-1928) alla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino

di Giuseppe Luigi Marini

pp. 132, 84 tavv. col. 8 ill. b/n., in brossura cucita, 220 x 220 mm

ISBN 978-88-89082-70-6

€ 19,00

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Data di pubblicazione: settembre 2018

Dopo quasi trent'anni dall’ultima esposizione, la Fondazione Accorsi-Ometto ha organizzato una rassegna (settembre 2018 – gennaio 2019) di una settantina di dipinti e una decina di disegni provenienti da collezioni pubbliche e private di un artista torinese troppo a lungo dimenticato dalla critica e dalla storia dell'arte novecentesca.

Il catalogo illustra tutte le opere esposte – aggiungendone alcune che per diversi motivi non hanno potuto essere presenti – a documentare tutti i periodi creativi del pittore, dagli esordi espositivi agli ultimi anni della sua produzione.

Particolarmente interessante nel volume la bibliografia, che riporta per moltissimi titoli i brani più significativi riferiti a Reycend che ne ricostruiscono la fortuna (e la sfortuna!) critica.

Artista solitario e schivo, ma dotato di una marcata individualità, Reycend in pochi anni raggiunse un proprio linguaggio pittorico. Espose in diverse città italiane ottenendo un buon successo e diventando un’alternativa, più intimista e poetica, al verismo di Delleani. Caduto nell'oblio dalla metà degli anni Venti, in coincidenza di un suo tracollo economico per drammatiche vicende famigliari, fu riscoperto dal grande storico dell'arte Roberto Longhi che nel 1952 accostò sue opere, alla Biennale di Venezia, a quelle della triade dei più famosi Fontanesi-Avondo-Delleani.

Giuseppe Luigi Marini è autore di una ottantina di volumi sulla pittura italiana del XIX secolo e ha curato importanti monografie ed esposizioni sui pittori pedemontani, da Grosso a Maggi, da Pellizza da Volpedo a Fontanesi, da Olivero a Tavernier, da Quadrone (di cui ha curato il Catalogo generale dell’opera) a Delleani ad Avondo. Per oltre quarant'anni ha pubblicato, prima con Giulio Bolaffi Editore, poi con Giorgio Mondadori e infine con Allemandi & C., il Catalogo dei Dipinti italiani dell’Ottocento e del primo Novecento, sul valore di mercato degli autori del XIX secolo. Ha curato per la casa editrice AdArte il Dizionario dei Pittori Piemontesi dell'Ottocento (2013) e i cataloghi delle mostre L'Oriente di Alberto Pasini (2014), Giovanni Battista Quadrone (2014) e Carlo Pittara e la Scuola di Rivara (2016) alla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino.

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